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La stampa 3D a scuola

stampante 3D

L’utilizzo delle stampanti 3D a scuola, e in ambito didattico in generale, sta riscontrando numerosi successi. Non si tratta ancora di un percorso di apprendimento diffuso in tutto il Paese, ma proprio per questo è importante parlarne e illustrarne i punti di forza.

Le stampe 3D realizzate in ambito didattico offrono opportunità uniche in ambito scientifico e tecnologico (STEM) ma anche in ambito artistico e creativo. Per un bambino o un ragazzo, infatti, seguire un progetto da realizzare con stampante 3D significa:

  • apprendere l’utilizzo di un software di programmazione: dobbiamo dare istruzione alla stampante su cosa stampare, e dobbiamo imparare come si fa;

  • apprendere linguaggi di programmazione e codici, che servono anch’essi per dare le giuste istruzioni alla stampante.

  • apprendere le caratteristiche dei diversi materiali plastici: come fa la stampante 3D a creare un modellino tanto preciso?

  • sviluppare la creatività, il problem solving, e il lavoro di gruppo.

Stampanti 3D a scuola: ulteriori vantaggi

stampante 3D

Le lezioni e i percorsi didattici che hanno per oggetto le stampe 3D sono molto interattivi e per questo molto più coinvolgenti per gli studenti di tutte le fasce di età. I bambini e iragazzi, inoltre, vengono introdotti a un mondo – quella della tecnologia e della programmazione – che è sempre più presente e onnipresente nelle nostre vita, nel mondo del lavoro ma anche in ambito quotidiano.

I progetti didattici con le stampanti 3D a scuola, poi, possono essere arricchiti e coinvolgere altri ambiti: quello della sostenibilità e della responsabilità che abbiamo nei confronti dell’ambiente.

Le stampanti 3D, infatti, utilizzano materiale plastico per la stampa dei modellini (filamenti di plastica o resina liquida). Alcuni progetti che son ogià stati avviati in Italia, hanno unito ai percorsi didattici con le stampanti 3D anche progetto per il riutilizzo dei materiali di scarto.

Accanto alle stampanti 3D, infatti, si possono usare macchinari che creano filamenti plastici (quelli che costituiscono la materia prima della stampante 3D e che poi vengono stampanti e vanno a creare il modellino) a partire da materiali di scarto.

Infine, i progetti di stampa 3D possono essere collegati a qualsiasi altro progetto didattico. Con le stampanti, infatti, si possono creare tanti oggetti diversi: oggetti ad uso scolastico, parti di modelli più grandi, pezzi di robot, e così via…

Al di là della stampante: coding

stampante 3D

L’utilizzo delle stampanti 3D a scuola è anche un incentivo allo studio del coding e dei linguaggi di programmazione. Invece che un mero apprendimento teorico, con le stampanti 3D l’apprendimento del coding diventa qualcosa di pratico, che serve a creare qualcosa di tangibile.

Con i corsi STEAM Academy primaria e secondaria, Paleo ti mette a disposizione del materiale didattico che ti aiuterà a scoprire tutte le potenzialità di questa nuova frontiera dell’apprendimento. Inoltre, ti aiuterà a capire come iniziare a fornire questi corsi agli studenti, nonché ti fornirà le conoscenze che ti servono per usare le tecnologie coinvolte.

Entrambi i corsi danno diritto a 0,5 in graduatoria docenti e sono accreditati dal MIUR.

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